Opplà Dopo Scuola e Centri Estivi

Opplà Dopo Scuola e Centri Estivi

Che cosa significa Opplà?

O come Opportunità!

Opportunità di crescita, di mettersi alla prova all’interno di un gruppo, di capire di più se stessi e capire come relazionarsi meglio con gli altri. Opportunità di costruire sé costruendo lo spazio e il tempo del pomeriggio insieme ad altri coetanei con cui la bimba o il bimbo devono imparare a scendere a compromessi per fare ciò che più piace. 

P come Partecipazione!

Sentirsi parte di un gruppo che a volte diventa magico. Sentire che ciascuno, con le proprie individualità, i propri pregi e i propri difetti, nello spazio Opplà è importante, è un colore senza il quale il quadro non sarebbe così bello.

Partecipazione anche intesa come prendere parte alla “vita vera” quella che troppo spesso i bambini vedono solo in modo eccessivamente protetto e quindi che non hanno modo di sperimentare. Opplà vuole essere non un mondo costruito e organizzato apposta per i bambini ma il mondo, che è lo stesso degli adulti, reso maggiormente accessibile e quindi conoscibile ai bambini: piazze, strade, negozi, boschi, prati… sono luoghi privilegiati di educazione e vanno riconosciuti come tali.

P come anche Processo di crescita

Il servizio Opplà è nato nel 2016 ed è tuttora in continua evoluzione. Un continuo mettersi in discussione a volte stancante ma spesso carico di soddisfazione… sicuramente volto al continuo miglioramento, all’obiettivo di essere riconosciuti come realtà educativa qualificata e non semplicemente come uno “spazio parcheggio” rivolto ai bambini nei pomeriggi o nelle giornate d’estate.

L di Leggerezza

Quella leggerezza non frivola ma consapevole. La si vede nel viso degli educatori quando accolgono una famiglia o un bimbo… sempre con il sorriso e con le braccia aperte. Si respira l’impegno nel raggiungerla nella quotidianità, trovando risposte ai bisogni di famiglie e bambini che troppo spesso non vedono riconosciuto un ritmo lento, adeguato, in cui appunto c’è spazio per sentirsi più leggeri.

A di Altalena

Quella costruita da noi con materiali di recupero… quella che è stata frutto di progetti durati giorni, di prove e controprove, di esperimenti, di cadute guidate, di collaborazione e alla fine di soddisfazione perché “Ce l’abbiamo fatta!”

Ma visto che Opplà ha l’accento… allora facciamo che la A vale per due… e quindi non possiamo che concludere con

A di Amore

Amore degli educatori per quello che si fa e che ti fa svegliare di notte pensando: “Devo ricordarmi di portare gli scatoloni perché Mattia, Andrea e Aurora stanno progettando una fortezza”; Amore per il nostro territorio, parco giochi spassosissimo e Maestro potente, Amore per le famiglie e soprattutto per i bambini che abbiamo la fortuna di incontrare nel nostro percorso e che forse anche un po’ grazie a noi, si sono sentiti più forti, più grandi, più pronti ad affrontare la vita dei “quasi adulti” perché per un periodo hanno vissuto un’Avventura ricca di significato…

Avventura… si possono inventare le parole con il doppio accento??